RECENSIONE SERIE TV “ROTTE INDIPENDENTI” (2016, SONNE FILM, 5/5)

Rotte Indipendenti è un viaggio in quattro puntate attraverso trentacinque anni di musica indipendente Italiana.
Quattro puntate, realizzate per Sky Arte, in cui la Sonne Film di Giangiacomo De Stefano ci racconta di quello che è accaduto, ed accade, a Bologna, Milano, Torino e Roma.
Le quattro città vengono raccontate attraverso immagini d’archivio, interviste ai protagonisti, riprese dal vivo e testimonianze di giornalisti ed addetti ai lavori, il tutto raccordato dalla voce narrante di Lara Rongoni.
La prima puntata, quella dedicata alla città del regista, è quella che preferisco, perché si capisce quanto Giangiacomo ne sia coinvolto e la ami.
Spazio quindi a Skiantos, Disciplinatha, Nabat ed Isola nel Kantiere, ma anche Massimo Volume e Lo Stato Sociale, passando per la scena hip hop dei Sangue Misto.
Ben fatte, ma meno coinvolgenti, le puntate dedicate a Milano (dove si parla di Casino Royale, Ritmo Tribale,
Afterhours, Marta sui Tubi, Scisma, Cristina Donà fino ad arrivare ad oggi con i Calibro 35) e a Torino (con focus su Negazione, Africa Unite e Madaski, fino ai Subsonica, e, con una discreta licenza geografica, Raw Power, anche se questa puntata la ho soprattutto apprezzata perché mi ha fatto conoscere il rapper Willy Peyote)
Infine ritorno ai massimi livelli nell’ultima puntata, quella dedicata alla capitale ed alle sue molteplici scene, con Militant A (Assalti Frontali) che ci racconta del quartiere San Lorenzo e di Radio Onda Rossa, Paolo Petralia e l’Oi! dei Colonna Infame, i Growing Concern e il Piotta, le posse, l’hardcore e la loro curiosa commistione capitolina, passando per (e come poteva essere altrimenti) Banda Bassotti, Gridalo Forte Records, Roberto Gagliardi e Bande Bonnot/Hellnation.
E se tutto questo vi ha incuriosito, intanto godetevi il Trailer




Su Youtube, poi, troverete certamente tutte le puntate