RECENSIONE SECOND YOUTH “DEAR ROAD” (CD, 2018, INDIEBOX MUSIC / DEMONS RUN AMOK RECORDS, 3/5)


Non so molto dei Second Youth, se non che sono sardi, e che “Dear Road” è il loro primo lavoro sulla lunga distanza, nonostante il fatto che i due “soci fondatori”, Dick Smith (The legacy, Runes) e Andre’ Suergiu (The Gold Kids), siano in giro ormai da anni.
Dieci i brani proposti, che fanno molto hardcore fine anni 90, ricchi di melodia e attitudine Punk rock di quello senza fronzoli che ti piglia subito, tra Rancid, Ignite e GG Allin.
Mi piace molto “1992”, che introduce una apprezzabile variante ska, e la melodia di “Suzanne”, anche se i brani che preferisco sono “Dear Road”, trascinante e coinvolgente con il suo “Sha la la la la la” e quel tocco di chitarra acustica che rende il pezzo ancora più accattivante, ma soprattutto la tiratissima “This City”.
La voce à la Rancid è sicuramente un tratto distintivo del quintetto Sardo Londinese, ma a mio giudizio alla fine un po’ stanca, trasformandosi nell’unico neo del disco, che, per inciso, è coprodotto dalla Italianissima (e sempre valida) Indiebox e dalla tedesca Demons Run Amok, solitamente dedita a un Hardcore più estremo, e stavolta aperta ad una band che ha comunque un buon credito internazionale.

(Riki Signorini)

I brani
1. Friday Night
2. This City
3. Letter home
4. Suzanne
5. 1992
6. Homeward bound
7. Boots and Mohicans
8. Close
9. Worst case scenario
10. Dear Road

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